Il congresso su mezzi, tecnologie e servizi per l’elisoccorso ha toccato decine di temi cruciali per il futuro del settore in Italia. Dall’ambito sanitario a quello aeronautico, tutte le realtà – sia industriali che operative – si sono messe a confronto per capire quale strada seguire affinché continui ad esserci qualità e capacità di intervento.

La nona edizione di HEMS Congress, rinviata di un anno a causa del COVID-19, è giunta carica di novità e interessanti topic da affrontare. In ognuna delle sessioni tenute presso l’aeroporto Cinquale di Massa le discussioni hanno avuto come fulcro un solo obiettivo: costruire una strada perché l’elisoccorso del futuro sia sostenibile ed efficace nello stesso modo in qualsiasi area del Paese, da Lampedusa a Bolzano. 

Un Congresso inusuale che continua ad avere successo

“La strana formula di HEMS Congress – ha spiegato il presidente scientifico dell’evento Alberto Baratta, direttore della base Pegaso 3 – ne determina ogni volta il successo: riusciamo a far discutere e co-esistere tre tipologie di professionisti diversi: quelli che si occupano di Protezione civile – che sia di ambito sanitario o militare – quelli che operano sugli aspetti sanitari, e il mondo dei sistemi aeronautici. E’  davvero importantissimo che si incontrino tutti e tre questi componenti. Lo hanno dimostrato le calamità che si sono susseguite in Italia, dove solo la coesione ha fatto fronte ai problemi. 

La necessità di un convegno ogni due anni è dettata dall’evoluzione della tecnologia, che è spaventosa. Questo perché un elisoccorso efficace ha bisogno delle performance migliori: l’aspetto aeronautico è fondamentale perché su di esso si basano gli aspetti primari. HEMS Congress continua ad avere un senso ed una forza proprio perché permettiamo a chi non conosce gli aspetti sanitari di capirli e di usarli per studiare le performance della propria base. E a chi non conosce gli aspetti sanitari, di comprenderli e di lavorare al meglio per soddisfarli”. 

Elisoccorso: settore in crescita ma con tante criticità da risolvere

In un mondo dove pensiamo che l’elisoccorso sia la punta di diamante del servizio sanitario, dimentichiamo però che le crepe e i disservizi che ci sono alla base possono riverberarsi anche sulla vetta massima delle qualità e della tempestività. Oggi il mondo HEMS deve rinnovarsi per non perdere la sua attrattiva, e deve dare una serie di segnali chiari per far capire che senza una programmazione di lungo periodo si rischia di perdere le qualità dei servizi finora erogati. In un mondo dove tutto si basa sulla scienza e sulla ricerca, questo non poteva che essere tradotto in una serie di linee guida di alto profilo, che sono in fase di revisione all’interno della HEMS Association: “Entro la fine dell’anno ci siamo dati il compito di portare a termine le linee guida Stato-Regione – ha spiegato il presidente della HEMS Association Angelo Giupponi, Direttore dell’Elisoccorso AREU Regione Lombardia e Presidente HEMS Association – perché rappresentiamo l’80% delle basi di elisoccorso italiane e vogliamo dare dei suggerimenti, numeri e direttive alla mano, a chi può definire il futuro dell’emergenza extra-ospedaliera basata su elicottero, ovvero la Conferenza Stato-Regioni e l’Enac. Vorremmo dare a un sistema che si è sviluppato tantissimo e in modi differenti una veste normativa e di sviluppo adeguata alle necessità”.  

Senza medici, ci sarà ancora un elisoccorso?

Al centro del problema sanitario – oltre alle tante indicazioni cliniche emerse dagli interventi di decine di medici estremamente preparati – c’è stato anche il futuro della professione di soccorritore HEMS. Con la carenza di medici e infermieri di area critica oggi anche trovare personale adeguato e preparato per fare servizi HEMS è una sfida non indifferente. “ Abbiamo avuto la fortuna di avere con noi la Professoressa Bignami dell’Università di Parma – spiega Giupponi – dove un percorso di avvicinamento degli studenti al servizio HEMS è già iniziato. Molto spesso i nostri colleghi escono dall’iter universitario non sapendo che anche fuori dall’ospedale c’è una branca della loro attività, dove possono buttarsi e vedere un tipo di lavoro diverso dalla sala operatoria. Dobbiamo far vedere ai giovani il nostro mestiere e quali opportunità ci offre. Solo stimolando la loro curiosità riusciremo a reclutare persone che oggi rischiamo di perdere. Chi deve formare i giovani deve prendere in spalla questo mestiere e aprire gli occhi a questi ragazzi su ciò che li circonda”.

I contenuti on-demand su Rescue Press

Se il cuore del congresso è stato scientifico, a margine dell’evento ha riscosso enorme successo il corso di avvicinamento all’elisoccorso per operatori di terra. Un modo per avvicinare in sicurezza il personale sanitario e volontario al settore HEMS, dove sono stati insegnati i principali aspetti della sicurezza dello scenario. Da quest’edizione, tutti i contenuti della sala conferenze saranno disponibili on-demand su Rescue Press, in prima battuta ai soli abbonati alla piattaforma. Ogni settimana saranno caricati nuovi interventi, per garantire a tutti di seguire i contenuti avendo a disposizione le lezioni – sincronizzate con i power point dei relatori – in un unico posto accessibile da qualsiasi dispositivo. 

Le prime 9 lezioni sono di:

  • Dalla teoria alla pratica: L’esperienza della scuola di Specializzazione in Anestesia e Rianimazione dell’Università di Parma | Elena Giovanna Bignami
  • I suggerimenti della HEMS Association alla Conferenza Stato Regioni per la revisione delle linee guida per il servizio di elisoccorso | Angelo Giupponi
  • Vie aeree sul territorio: curare, altri farmaci e presidi. Take home message | Gerardo Cortese
  • Blood on Board: how I did it | Giovanni Sbrana
  • Trauma Pelvico Complesso:
    • Il ruolo del TPOD e del REBOA, PRO | Christian Lupi
    • Il ruolo del TPOD e del REBOA, CONTRO | Maurizio Menarini
    • Il ruolo del packing pelvico | Federico Coccolini
    • Il ruolo del radiologo interventista | Alessio Auci
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