Si, il cambiamento climatico sta facendo aumentare il numero di disastri ambientali e di catastrofi che viviamo. Ma il grande problema è che tornare alla normalità sta diventando sempre più costoso. Cosa significa?
ROMA – Nel mondo si sta sempre meglio, secondo le statistiche. Ma se guardiamo alcuni dati dovremmo iniziare a preoccuparci, e parecchio. A chi si occupa di soccorso non interessa sentir parlare di emergenza climatica. Interessa capire come in futuro faremo fronte alle emergenze catastrofiche per tornare alla realtà o dare un ambiente vivibile a tutti i cittadini delle nostre comunità. E per far tornare una comunità alla sua felicità pre-catastrofica, servono progetti, lavori e, ovviamente, soldi. Sempre più soldi
Tante catastrofi in più, sempre più costose
La previsione per il 2023 e per i prossimi anni è stata fatta da agenzie governative e dalle agenzie di assicurazione. Si prevede che – a causa di eventi naturali sempre più distruttivi – l’incremento dei costi per il soccorso alle persone e il ristabilire condizioni di efficienza delle comunità aumenterà ben oltre il tasso di inflazione. Ma come si calcola un valore di riferimento. Negli Stati Uniti il NOAA e il Dipartimento della Protezione Civile hanno creato un indice: il numero di eventi per i quali è necessario spendere più di 1 miliardo di dollari per soccorrere e ristabilire l’efficienza comunitaria. Se fra il 1980 e il 2021 il tasso di questi eventi, rispetto a tutti gli eventi globali, è stato mediamente attorno al 7% annuo, nel quinquennio 2016-2021 il numero di eventi è salito al 17.7% del totale. In sintesi: nel 1980 c’erano 7 eventi ogni 100 che causavano danni superiori al miliardo di dollari. Oggi siamo vicini a 20 eventi ogni 100.
5 disastri con perdite superiori ai 100 miliardi in pochi anni: le assicurazioni tremano
Le catastrofi naturali che devono essere affrontate con spese ingenti e preparazione stanno crescendo, e a tremare sono soprattutto le agenzie di assicurazione. Secondo il ri-assicuratore globale Munich Re, le perdite per catastrofi naturali sulla terra aumenteranno nel corso del 2023. Inondazioni, tempeste, tornado, tifoni, incendi e terremoti hanno causato nel corso del 2022 270 miliardi di dollari di perdite in tutto il mondo. E il dato aumenterà per due motivi: i disastri colpiscono comunità sempre più ricche, ma soprattutto con violenza sempre maggiore. A far pensare però non è il solo dato del 2022, ma l’intero percorso. Il 2021 ha visto 320 miliardi di perdita, e il dato è in linea con gli ultimi 5 anni. Il solo uragano IAN che colpì la costa orientale negli Stati Uniti a fine 2022 è costato 100 miliardi di dollari di perdite. Un valore così alto di perdite non era stato superato molte volte negli ultimi 50 anni. Negli ultimi 5 anni è accaduto già 3 volte.
Il peggior nemico? Carburanti e inflazione…
E in Italia? Variazione importante per il Dipartimento
Questi dati previsionali e il fatto che gran parte dell’emergenza rifugiati passa attraverso il Dipartimento della Protezione Civile – che è presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – hanno fatto lievitare il budget assegnato dai 500 milioni di euro dello scorso anno agli attuali 851 milioni. Calano le spese per il funzionamento dell’organismo in sè, ma aumentano gli investimenti e le spese in conto capitale, grazie soprattutto ai progetti PNRR. Sperando che tutti i soldi possano andare in progetti di prevenzione, è davvero il momento di fare i conti rispetto a quanto ci sta costando il nostro sistema economico, e a quanto potremmo migliorare le nostre vite e le nostre economie con una transizione verde più efficace e rapida.