Due milioni di euro per l’installazione dovunque, chiunque potrà usarli, la CPR nelle scuole. Iter lunghissimo, ma finalmente realtà
Chiunque potrà usare un defibrillatore salvavita in Italia. Non è una notizia da poco: la legge che era stata portata in Parlamento con il sostegno di tutto il mondo sanitario pre-ospedaliero, giaceva come lettera morta a pochi metri dal traguardo, in Commissione Senato. Il COVID e i cambi di governo sembravano aver cancellato ogni possibile entrata in vigore di un provvedimento logico, che avrebbe messo l’Italia al pari degli altri paesi europei sulle manovre salvavita. Oggi la legge sui defibrillatori è realtà: l’iter ha avuto il via libera definitivo alla Camera, ed oggi è quindi realtà: ma cosa c’è scritto in questo testo fondamentale per la rianimazione cardopolmonare fra i cittadini?
Depenalizzato l’uso dei defibrillatori: chiunque in qualsiasi luogo d’Italia potrà usare il DAE per defibrillare una persona in arresto cardiaco, senza correre alcun rischio. Non è una manovra medica avanzata, non richiede valutazioni sanitarie da parte di chi sta soccorrendo per primo un altra persona colpita da malore.
Distribuzione dei DAE incentivata ovunque
Aeroporti, mezzi di trasporto come gli autobus, i taxi, i condomini, le scuole potranno dotarsi di defibrillatori sfruttando fondi statali. La presidenza del Consiglio dei Ministri entro 6 mesi dovrà stilare un programma quinquennale di supporto per installare i DAE in tutti i luoghi pubblici. Sarà il ministero della salute a individuare i criteri e le modalità per l’installazione.
DAE in qualsiasi luogo pubblico
La presenza di apparecchiature salvavita per il momento è “suggerita” nelle strutture aperte al pubblico. Saranno previsti incentivi per i condomini e gli alberghi. Cambia anche la legge che obbligava gli impianti sportivi a dotarsi del DAE. L’obbligo diventa più forte. La dotazione del DAE sarà necessaria sia durante le competizioni che durante gli allenamenti.
Tracciamento completo per le centrali 118
Ancora più importante è il vincolo di tracciamento dei DAE. Tutti i dispositivi dovranno essere segnalati al sistema di emergenza sanitaria 118 territorialmente competente. In questo modo, qualsiasi arresto cardiaco venga segnalato la centrale può indirizzare i soccorritori verso il DAE più vicino.
La CPR a scuola
Le tecniche di BLSD, il supporto vitale basico e il primo soccorso saranno insegnati in tutte le scuole di ogni ordine e grado. La formazione sarà fatta in collaborazione con la centrale 118 e con le associazioni di volontariato del territorio. Ogni 16 ottobre (in occasione della giornata mondiale della rianimazione cardopolmonare) gli istituti potranno informare e sensibilizzare personale, docenti e studenti sulle manovre di rianimazione e sull’uso del defibrillatore.
Gli obblighi per chi ha già un DAE
Ora però anche chi ha già un defibrillatore dovrà comunicare al sistema di emergenza dove si trova e come accedervi. La centrale del 118 dovrà quindi definire il prima possibile una mappa di localizzazione tempestiva. I proprietari dovranno fare un check del proprio DAE comunicando marca, modello, data di scadenza delle batterie e delle piastre, orari di accessibilità al pubblico del DAE. Nei luoghi pubblici dove c’è un defibrillatore, dovrà essere individuato un responsabile del funzionamento dell’apparecchio. Il monitoraggio potrà avvenire da remoto, e la centrale 118 potrà avere un sistema di supporto per garantire che i proprietari dei DAE possano tenere l’apparecchio costantemente in funzione.