Cercare ambulanze private per il trasporto di un paziente è una giungla davvero molto complessa da attraversare. Ci sono però alcuni indizi fondamentali per non sbagliare e trovare un servizio professionale e dal giusto prezzo.

Una ambulanza per i servizi ordinari non cambia in nulla rispetto alle ambulanze per le emergenze

Una ambulanza per i servizi ordinari non cambia in nulla rispetto alle ambulanze per le emergenze

Che cos’è il servizio di ambulanza a chiamata? Generalmente quando si cerca un’ambulanza privata lo si fa perché c’è un paziente da trasportare da un posto A ad un posto B, senza urgenza immediata e senza necessità di Pronto Soccorso. L’ambulanza “pubblica” – usiamo questo termine gergale – è infatti l’ambulanza che espleta servizi di soccorso in emergenza-urgenza per il 118. In rari casi è anche l’ambulanza che effettua servizi di trasporto sanitario concordati con la struttura ospedaliera e senza costi a carico del paziente. In questi due casi, l’ambulanza è un servizio che la ASL mette a disposizione dei cittadini. L’ambulanza privata è invece un servizio di ambulanza che serve al cittadino in modi e termini non concordati con il sistema sanitario pubblico. Insomma: l’ambulanza privata è chiamata dal cittadino per andare dove ha bisogno lui o il paziente che sta assistendo. Nel servizio pubblico di ambulanza è invece la ASL che decide chi, dove e quando può usufruire del servizio di ambulanza. 

Che differenze fra le ambulanze del 118 e le ambulanze private?

Esistono davvero delle differenze fra un’ambulanza privata e un’ambulanza del 118? Tranne la scritta 118 sulla carrozzeria, no. Non esistono differenze perché – generalmente – le ambulanze private che fanno servizio per il cittadino nascono come ambulanze per il 118. Mezzi di soccorso di base, mezzi di soccorso avanzato, centri mobili di rianimazione… tutti questi tipi di ambulanze possono entrare nel servizio di ambulanza privata, al termine del loro ciclo vitale nel servizio pubblico.

Infatti – generalmente – le ambulanze che effettuano servizio privato sono mezzi che possono operare in entrambe le situazioni, solamente hanno già raggiunto i limiti di età o di chilometraggio per poter fare trasporti di emergenza-urgenza. Se possibile, guardate sempre che tipo di ambulanze offre il servizio di trasporto che state cercando. Purtroppo le normative per il trasporto sanitario, oggi, riguardano esclusivamente i servizi di emergenza-urgenza. Potreste trovarvi brutte sorprese per un trasporto sanitario di breve durata. 

Come organizzo un trasporto con una ambulanza privata?

Anche a Venezia esistono le ambulanze private e i trasporti sono più di quanto non si possa credere

Anche a Venezia esistono le ambulanze private e i trasporti sono più di quanto non si possa credere.

Fatta questa dovuta precisazione, ora possiamo vedere come si organizza un trasporto sanitario con una ambulanza privata. Se – per esempio – devo trasportare un congiunto con problemi di peso per una operazione in una clinica privata, dovrò accertarmi di avere a disposizione tutti i servizi che mi servono: l’ambulanza dovrà avere una struttura per il trasporto bariatrico, dovrà avere materiali per portare il paziente dal letto di casa alla barella dell’ambulanza (come una sedia motorizzata scendiscale) e soprattutto dovrà essere autorizzata ad effettuare il trasporto privato di un paziente. Quando cercate un servizio di trasporto in ambulanza per voi o per un vostro congiunto, verificate sempre che il servizio confermi i trasporti, si comporti con professionalità. Non è necessario che il servizio di trasporto sia effettuato da una società o da una cooperativa. Anche le associazioni di volontariato offrono trasporti con ambulanze ai privati. Spesso, al prezzo di una sottoscrizione annuale. (La quota associativa), il servizio di trasporto viene offerto a un prezzo calmierato.

Quali sono i 5 punti per organizzare un trasporto in ambulanza?

Al punto numero 1 c’è sicuramente la ricerca del servizio. Se per esempio avete visto una lista di associazioni convenzionate con l’ospedale dove vi trovate, verificate che abbiano un sito internet, e che siano convenzionate ancora con l’Ospedale. La convenzione, in caso di trasporto rimborsabile (in determinate Regioni) è una garanzia nello spendere meno. 

Al punto numero 2 c’è la qualità percepita. Controllate se possibile sui social, o sempre sul web, la qualità delle ambulanze impiegate nel trasporto sanitario da quella azienda/cooperativa/associazione. Mezzi di qualità indicano anche la professionalità del personale che si occupa del trasporto, che sia volontario, dipendente e con qualifiche particolari. Difficilmente troverete sorprese con mezzi vetusti, sporchi e mal equipaggiati. 

Al punto numero 3 c’è il metodo di pagamento. Dovete diffidare da chi vi dice che “salderete il dovuto sul mezzo”. State correndo tre rischi. Il primo è quello di pagare una prestazione in nero. Il secondo è quello di non avere alcuna pezza giustificativa per saldare una cifra congrua (generalmente un trasporto urbano oscilla fra i 25 e i 50 euro). Il terzo rischio è quello di non vedere proprio l’ambulanza nel momento del bisogno, perché non avrete conferma scritta, anche solo via mail, della prenotazione del trasporto. 

Al punto numero 4 c’è il personale di bordo. Non avrete sempre bisogno di medici e infermieri per un trasporto privato. A seconda della tipologia del paziente e del viaggio da affrontare, l’ente a cui vi rivolgerete vi metterà a disposizione del personale dipendente o volontario. Se il paziente non è in condizioni di pericolo ma non può tornare a casa o andare in una struttura dedicata se non con una ambulanza, il personale di bordo è indifferente. Se il paziente ha bisogno di monitoraggio sanitario durante il trasporto i costi cambiano. Anche qui, il costo è a carico del sistema sanitario se viene rispettata la destinazione finale decisa dall’ospedale o da 118 Se invece parliamo di un paziente critico ma stabilizzato, che la famiglia vuole far operare in una clinica privata, è necessario che durante il trasporto in ambulanza sia presente un medico, o comunque un infermiere. 

Al punto 5 c’è il costo in chiaro. Un servizio di ambulanze che vi dice fin da subito costo di uscita, tariffa al chilometro ed eventuale aggravio del pedaggio autostradale sicuramente vi permette una scelta più responsabile. Non va dimenticato inoltre che alcuni pazienti, come gli oncologici e come i dializzati, usufruiscono delle esenzioni. Infine – se dovete effettuare un trasferimento da una struttura pubblica ad una residenza privata, verificate che le associazioni di volontariato del luogo non abbiano convenzioni con il centro unico di prenotazione dei trasporti sanitari della vostra realtà. Alcune provincie italiane infatti hanno attivato – a fianco della centrale 118 per le emergenze – anche un servizio di prenotazione e gestione dei trasporti sanitari territoriali, per sostenere i pazienti garantendo anche alcune tipologie di trasporto sanitario. 

Quali ambulanze vengono usate nei servizi privati?