Un “blitz” dell’ENAC ha portato alla sospensione delle attività nella base di elisoccorso di Nuoro, in Sardegna. Per quali motivi?

La stampa sarda si è scatenata in queste ore per la chiusura delle attività delle basi di elisoccorso della Sardegna. Un problema grave, che oggi ha portato ad un evento raro nella storia dell’aviazione HEMS italiana. La sospensione delle attività per la piazzola di elisoccorso di Nuoro. Attenzione, non significa che le attività di elisoccorso sono state sospese. La cronaca che riporta sia l’Unione Sarda che altri giornali appare estremamente grave, ma dopo aver chiesto delucidazioni, pare che non sia così.

In una nota infatti la dirigente dell’agenzia sarda per le emergenze, Gesuina Cherchi, ha spiegato che “il malinteso è sorto a seguito di un errato invio da parte dell’Enac della Scheda per aggiornamento dati avio/idro/elisuperfici al gestore dell’elisuperficie di Nuoro, un dipendente dell’Ats Sardegna individuato, fin dal 2008, dal Questore. Fortunatamente – spiega Cherchi – il tempestivo aggiornamento della scheda da parte del reale gestore ha consentito di scongiurare l’eventuale chiusura ai voli della struttura”.

Voli sanitari e di emergenza mai a rischio

Le informative arrivate in Regione Sardegna ieri quindi non hanno portato ad una chiusura delle attività di volo, ma ad un blocco burocratico. Per otto mesi infatti è stato individuato un soggetto che avrebbe dovuto aggiornare i dati delle aviosuperfici, ma tale aggiornamento non è stato fatto. La disposizione di chiusura – in particolare dell’aviosuperficie di Nuoro – avrebbe creato problemi seri su situazioni che nella realtà problematiche non sono. E’ tutta una questione di carte autorizzative, che sono assolutamente importanti perché certificano ciò che esiste in realtà. Enac aveva richiesto già a luglio dello scorso anno di aggiornare i dati, ma il lavoro non era stato messo in pratica.

 

Le parole del deputato nuorese Alberto Manca

🚁 L’elibase118 di #Nuoro aprirà domani, la chiusura di cui si è parlato oggi è causata da un ritardo negli aggiornamenti delle elisuperfici richiesti da #Enac.

🔻L’allarme circolato nelle ultime ore non ha tenuto conto del fatto che in caso di emergenza, il pilota di un elicottero è autorizzato ad atterrare nel luogo che lui ritiene opportuno, sulla base delle sue conoscenze approfondite, prendendosi le proprie responsabilità.

🔹Ho voluto personalmente accertarmi di quanto stava accadendo e far luce sulla questione che nelle prossime ore sarà risolta.
Auspico che i gestori delle superfici eliportuali comunichino al più presto i dati richiesti da Enac già da svariati mesi e si possa così giungere alla soluzione della problematica.

🔸Ringrazio il presidente di Enac Pierluigi Di Palma per aver risposto prontamente alle mie domande e avermi messo al corrente della reale situazione nel nuorese.

La precisazione di ENAC

“Precisiamo – comunica ENAC in una nota – che è comunque nella facoltà dell’operatore atterrare per motivi di necessità anche se la superficie è chiusa, considerandola come superficie occasionale. Da una verifica fatta dall’ENAC negli anni scorsi, è emerso che per un certo numero di avio/eli/idrosuperfici alcuni dati pubblicati sul nostro sito non fossero corretti. Dato che una corretta mappatura è essenziale per evitare possibili interferenze tra droni ed elicotteri in particolare, abbiamo richiesto agli operatori di fornirci i dati esatti. Vari operatori non ci hanno fornito quanto richiesto nonostante i solleciti.
In mancanza di riscontro, dopo circa 18 mesi, abbiamo comunicato agli Enti e ai gestori la chiusura delle superfici per le quali non avevamo i dati aggiornati. Dopo il provvedimento di chiusura, vari operatori ci hanno fatto avere i dati richiesti che stanno portando a una riapertura progressiva delle eli/aviosuperfici. Tra queste anche Nuoro che è stata riaperta ieri”.