Da più di un anno si moltiplicano le segnalazioni di danneggiamenti e incendi alle ambulanze e alle sedi dei soccorritori nell’area sud di Milano. Solo vandali o c’è qualcosa di più?

Premessa: la situazione che sta avvenendo a Milano è talmente grave che non può essere ignorata nel suo complesso. Il compito di un giornale non è indagare al posto delle Forze dell’Ordine. Dobbiamo esporre i fatti. Ma la cronistoria di quello che sta avvenendo – qualunque sia la matrice – non può essere ignorata. I soccorritori sono sotto attacco e serve una risposta di sistema.

MILANO – Bad News episodio 5. Ormai è descritta come se fosse una serie Netflix, con un misto fra rabbia e rassegnazione. Ma la preoccupante serie di danneggiamenti contro le ambulanze della Croce Verde di Baggio, che per la quinta volta devono porre in fermo un’ambulanza, si iscrive in un contesto più ampio. Sono quasi dieci i casi, fra danneggiamenti e incendi, negli ultimi mesi. Troppi, qualunque sia il motivo scatenante di questo odio.

Vetri rotti, mezzi a fuoco in una Milano irriconoscibile

Non è passato neppure un mese dalle fiamme che hanno avvolto le ambulanze della Corsico Soccorso nella notte fra il 3 e il 4 ottobre. I persecutori del mondo del soccorso hanno attaccato la Croce Verde di Baggio, ieri notte. I vetri frantumati dell’ambulanza per i trasporti sanitari significano soldi da buttare in riparazioni, timore fra i soccorritori, e soprattutto persone che non potranno avere il trasporto sanitario dovuto, un servizio necessario per chi deve andare verso l’ospedale e non ha mezzi a supporto. E’ il quinto episodio che colpisce la Croce Verde di Baggio, tutti dello stesso tipo: vetri rotti, sassate sui parabrezza, serrature bruciate. Ma c’è chi ha subito di peggio.

Gli incendi a Corsico e Lambrate

A ottobre è avvenuta la violenza più grande, e grave: un’ambulanza per le emergenze, un veicolo per il trasporto disabili e l’auto di un volontario erano andate completamente distrutte in un rogo doloso. Decine di volontari hanno rischiato grosso, perché l’incendio è stato appiccato mentre era in corso un’assemblea. Questa notte invece, a Baggio, è stata messa fuori uso una sola ambulanza: “Chi colpisce un’associazione colpisce l’intera cittadinanza, colpisce ognuno di noi senza distinzione. Siamo stanchi e queste cose ci mettono in forte difficoltà, ci obbligano a fermare un mezzo di Soccorso indispensabile. Questo ci ferisce più di tutto. Chiunque sia stato sappia che la Croce Verde Baggio, pur esausta di questi atti vandalici, stringerà i denti e farà il possibile per garantire SEMPRE il suo servizio alla città. Siamo più forti e non siamo soli”.

Per quale motivo aggrediscono ambulanze e soccorritori a Milano?

Baggio, Corsico, Lambrate, Linate, Abbiategrasso, Basiglio, Buccinasco. È questo l’angolo di Milano dove i soccorritori hanno bisogno di aiuto, di attenzione da parte delle forze pubbliche, delle amministrazioni e da parte dei cittadini. Un mese fa a Corsico la presidente Chiara Russo aveva lanciato l’allarme: “Siamo sconvolti, è stato come assistere a un bruttissimo film”. Tutte le associazioni ANPAS del territorio si erano levate a protezione del volontariato, in una situazione drammatica. “Fin da subito ci siamo attivati per supportare Corsico – ha dichiarato il presidente di ANPAS Lombardia Luca Puleio – attraverso collaborazione e supporto. Ci associamo alle dichiarazioni del presidente Nazionale ANPAS Fabrizio Pregliasco richiedendo che le istituzioni preposte possano fare chiarezza sull’accaduto in modo rapido”. La solidarietà non è stata solo a parole. Collaborazioni per rimpiazzare i mezzi necessari ai turni e ai sono partite subito. Il volontariato fa rete, sempre, e in questi momenti particolari ancora di più. Ma se l’atto vandalico diventa qualcosa di più, bisogna approfondire.

La cronistoria aggiornata di daneggiamenti troppo frequenti

Non vogliamo fermarci alla cronistoria di un gesto. Vogliamo avviare una riflessione prima che il tempo derubrichi i vandalismi come il frutto della noia di ragazzi dannati. Eviteremo alcuni danni vandalici che sono stati individuati con precisione nella folle volontà di preservare un posto auto (si, è successo a diversi soccorritori milanesi di trovarsi con un finestrino rotto, solo perché avevano parcheggiato nel posto sbagliato).

I danni all’ambulanza della Croce Verde di Baggio, causati questa notte.

Baggio: persone difficili in quartieri complessi?

È riduttivo infatti parlare di quartiere difficili quando vanno a fuoco delle ambulanze. Per attaccare un mezzo di soccorso infatti servono motivazioni davvero più forti di una semplice trasgressione. Le sedi delle associazioni sono sempre frequentate, i mezzi servono chiaramente per aiutare le persone in difficoltà, e raramente rimangono abbandonati e fuori dalla vista delle persone per lungo tempo. Ecco perché i danneggiamenti avvenuti alla Croce Verde di Baggio non possono essere legati solo alla nomea della zona. Ambulanze danneggiate con sassate, prese a sputi, a martellate. Un vandalo – un ragazzo problematico – in passato era stato individuato. Ma siamo arrivati al quinto episodio, e tanta perseveranza pare difficile da individuare in una singola persona.

Basiglio e Abbiategrasso: dispetti per mettere fuori uso i mezzi?

I danni ingenti, quelli che mettono KO il servizio, sono avvenuti anche poco lontano da Baggio. Sono iniziati con le ambulanze della Azzurra Soccorso di Abbiategrasso, con ben tre veicoli imbrattati e resi inutilizzabili. Per poi proseguire con altri danneggiamenti sulle serrature delle auto della Croce Amica Basiglio. Danni minori, è vero, ma danni che hanno fatto saltare anche alcune postazioni 118, in un periodo delicato dopo il lock-down per il COVID-19. La Croce Amica è una realtà forte a Basiglio, presente da anni, sentita come molto vicina dalla popolazione. Ma il peggio purtroppo è arrivato dopo. Lasciamo volutamente perdere le aggressioni dei “negazionisti” ai soccorritori e alle ambulanze. Gli episodi avvenuti fra 2020 e 2021 sono stati gravi, ma non hanno avuto come obiettivo mettere fuori uso intere flotte di mezzi di soccorso.

Gli incendi di Lambrate: una matrice intimidatoria?

Chi ha subito il maggior numero di danni, nella periferia milanese, è stata di certo la SOS Lambrate. Quattro incendi in dodici mesi, l’ultimo dei quali all’ingresso carraio dell’associazione. Nessun danno a volontari e dipendenti, ma un danno a cui la risposta è stata univoca e forte: “Non ci fermiamo, non lo abbiamo fatto nei giorni più difficili e non lo faremo adesso. A marzo 2021, quando è avvenuto l’incendio più grave, la levata di scudi è stata unanime. E ora la forza del volontariato ha fatto si che venisse raccolta la cifra necessaria per ripristinare l’ingresso carraio del parco ambulanze, per garantire un decoro e una sicurezza maggiori a tutti i frequentatori della zona.

Altri danni e altri roghi: può esserci una matrice unica per tutto questo?

I danni però non hanno toccato solo le associazioni che fanno parte di ANPAS Lombardia. Alcuni danni li ha subiti anche la Croce Maria Bambina, a Linate. Le serrature di un’ambulanza sono state incendiate, per rendere inaccessibili i mezzi. Arrivati a quasi 10 mezzi danneggiati in meno di 24 mesi ci si può porre una domanda: c’è un disegno sotto questi danneggiamenti? Dobbiamo fermarci qui. Non è il ruolo di un giornale inquisire, ma fare delle domande. Abbiamo messo insieme diversi fatti, localizzati nella periferia sud di Milano. Lo abbiamo fatto ascoltando diverse testimonianze di soccorritori del territorio. Cercando di capire se il sentimento che pervade il volontariato è univoco, se ha ragione di esistere.

Dobbiamo fermare il filo rosso della cronaca perché andare oltre potrebbe significare mettere in campo illazioni. Però non possiamo togliere questo quadro da un contesto dove il volontariato è in competizione con altre realtà, che di volontario hanno ben poco. Ci sono indagini molto importanti sul mondo del trasporto sanitario, che stanno squarciando un velo di problematiche davvero grande, e che non si localizza solo in Lombardia.

Un appello: indagate!

La riflessione su quello che sta accadendo nel mondo del trasporto sanitario deve passare forzatamente ad un livello più elevato. Se esistono frangenti in cui si stanno nascondendo lavoro nero, appalti truccati, collegamenti poco chiari con personaggi e mondi vicini alla criminalità organizzata, è il momento di fare segnalazioni e denunce circostanziate. Se esiste una mano nera che vuole danneggiare le associazioni di soccorso, per poi diventare concorrente in grado di prendere più posti e più assegnazioni, è il momento di metterla in evidenza. Altrimenti si corre un rischio ben più grave: che la figura stessa della Organizzazione di Volontariato scompaia, perché messa all’angolo da chi pensa al servizio per il cittadino come ad un business da strizzare, non come a un dovere per rendere migliore il posto in cui viviamo.

Gli articoli di cronaca a testimonianza della situazione