La UIL Trasporti ha indetto per il 28 aprile uno sciopero virtuale di 8 ore da parte del personale aeronautico elicotterista. Al centro della manifestazione il peggioramento delle condizioni operative.
L’elisoccorso italiano sta per affrontare una nuova tempesta, e questa volta riguarda i diritti dei lavoratori. Il 28 aprile i piloti elicotteristi della società Babcock MCS Italia hanno proclamato 8 ore di sciopero “virtuale”. Si tratta di un tentativo per segnalare all’opinione pubblica e alle realtà sanitarie i rischi che il peggioramento delle condizioni lavorative potrebbe avere nei voli sanitari.
A proclamare la manifestazione fulminea è stata la sigla UIL Trasporti Nazionale. Si tratta di una manifestazione virtuale perché il personale di condotta aeronautica è tenuto a garantire il servizio di emergenza e soccorso ai cittadini, ma si è reso necessario per manifestare un forte dissenso dei lavoratori rispetto alle azioni intraprese dall’azienda. Il trattamento del personale navigante infatti rischia di subire condizionamenti peggiorativi con nuove regole operative.
“Il senso di responsabilità dei piloti – ha commentato il Segretario nazionale UIL Trasporti Ivan Viglietti – che operano nel soccorso per la Babcock non deve indurre l’azienda ad approfittare delle lavoratrici e dei lavoratori. Proprio alla luce della professionalità e dedizione del personale navigante e della natura essenziale del servizio prestato in HEMS e OFF-SHORE verso la comunità, l’azione di sciopero sarà interamente virtuale e avrà il pregio di comportare un grande risvolto benefico. Obbligherà l’azienda ad integrare le trattenute versate dagli aderenti in favore della Onlus “Gabriele Orlandi”, l’associazione nata in ricordo del Pilota tragicamente scomparso in un incidente aereo nel 2017, che promuove il volo tra i giovani studenti e che vuole dare la possibilità di volare ai ragazzi con disabilità”.
La risposta della società: “Piena disponibilità a collaborare”
Babcock dal canto suo risponde concretamente mettendo al centro l’attenzione alla salute e alla sicurezza dei piloti e del personale di bordo. “Questa è sempre stata una priorità per Babcock – scrive l’azienda in un comunicato. “Sottolineando che su molti temi vi è la piena convergenza con alcune organizzazioni sindacali, ribadiamo la piena disponibilità alla collaborazione e al confronto con tutte le parti coinvolte sui temi di interesse, come è stato fatto e costantemente dimostrato in questi anni”.
I temi caldi sul campo: dai costi alle regole EASA
Nel settore aeronautico però sono molte le problematiche da affrontare. Dopo due anni di pandemia, con una crisi mondiale in arrivo e un mercato dell’energia e dei carburanti in piena tempesta, i costi operativi sono lievitati moltissimo e non sarà sempre possibile garantire gli stessi servizi in tutte le aree del paese. Queste criticità stanno influenzando il mercato dell’elisoccorso e dell’off-shore, dove gli elicotteri sono il mezzo principale su cui operare. Vedremo solo nei prossimi mesi quali saranno i punti di maggior scontro su cui il sistema sanitario dovrà riflettere per garantire a tutti un servizio HEMS efficace in ogni angolo d’Italia.