La tradizionale esercitazione europea di Protezione Civile ha visto protagonista la città di Milano, dove il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile ha organizzato insieme a Francia e Romania il tradizionale scenario di USAR e maxi-disastro. Come è andata?
Milano ha ospitato per la prima volta l’esercitazione MODEX 2022. In una tre giorni organizzata a Milano dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, i paesi membri dell’Unione Europea hanno eseguito un perfetto Module Exercise, meccanismo di training codificato all’interno dei meccanisimi della UE in questo settore. Il training è iniziato l’8 luglio ed è stato pensato per focalizzare la formazione nella USAR, la urban search and rescue dove sono attive squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, con la collaborazione stretta dei sanitari del 118. Oltre al team italiano, erano presenti squadre USAR dalla Francia e dalla Romania.
Scenario principale dell’esercitazione è stato un enorme collasso all’interno di un tunnel metropolitano. L’obiettivo è stato quello di iniziare a formare le squadre in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. La disponibilità e l’impegno dell’Azienda Trasporti Milanesi ATM, ha permesso di effettuare la simulazione del collasso dentro un tunnel della linea metropolitana, nei pressi della fermata San Donato Milanese. La situazione creata nasce da un incidente aereo, con coinvolgimento di un convoglio ferroviario. Il coordinamento dell’esercitazione è stato gestito insieme al CON (Centro Operativo Nazionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco) che ha delegato la Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Lombardia in qualità di “executive partner”. Le ammministrazioni della Città Metropolitana e Comune di Milano, Prefettura, Questura di Milano, ENAC, ANSV, Polizia Scientifica, e le società di gestione ATM S.p.A., SEA S.p.A. hanno dato tutte le strutture e il supporto necessari affinché l’esercitazione andasse a buon fine.
In questa MODEX l’obiettivo era verificare le capacità inter-operative dei corpi coinvolti in un maxi disastro. E’ stato uno scenario di test per tutti, con il fine di attivare rapidamente i componenti delle altre strutture di protezione civile europee. Il test della capacità organizzativa territoriale ha aumentato le conoscenze relative a nuovi sistemi di comunicazione e tecnologici, oltre ai metodi di coordinamento delle emergenze più interessanti, con l’obbiettivo di implementare interoperabilità e cooperazione tra le componenti del soccorso urgente.
I Vigili del Fuoco, impegnati da anni nel sistema Europeo di Protezione Civile, con unità specializzate sul Meccanismo Europeo di protezione civile e in esercitazioni internazionali hanno inoltre gestito il Centro di Controllo dell’Esercitazione “ExCon” e coordinato, insieme ai colleghi del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, tutti gli eventi pianificati monitorando la sicurezza e gli operatori e di tutto lo staff tramite l’ausilio di nuove tecnologie. Fra gli osservatori internazionali e i delegati presenti, erano diversi i paesi che hanno seguito i tre giorni di esercitazione, terminata con un extra-training legato alla presenza di potenziali terroristi in fuga dallo scenario del collasso. L’attività ha coinvolto anche le squadre speciali UOPI dell’area di Milano.