L’intervento “apocalittico” non è stato confermato dall’ASL. Dai reali 2 pazienti intossicati si è passati a 40 persone con diarrea, grazie a un tam-tam virale basato su messaggi whatsapp e video. Cosa è successo in realtà?
GUBBIO– Una domenica tranquilla all’ora di pranzo può diventare una maxi-emergenza con 40 pazienti da gestire? Si, ma non è quello che ha vissuto il 118 di Gubbio domenica 2 ottobre. E’ quello che emerge dai video online, dalla ricostruzione di diversi giornali, ma non la realtà. Gli antefatti su internet si sprecano, così come i racconti e i commenti, oltre alle imprecazioni. Restando ai fatti conosciuti: domenica 2 ottobre, mattina. Un gruppo di pesca sportiva arriva a Gubbio per un pranzo, al termine di una mattinata di pesca in mare. Persone di diverse provincie si ritrovano all’interno di un ristorante per consumare pesce. Fra questi – una quarantina circa – almeno 2 iniziano poco dopo l’inizio del pranzo ad avere fortissimi episodi di dissenteria e vomito. Da un singolo caso si inizia a sviluppare quella che diventa una maxi-emergenza vera e propria, solo sui social. Una persona – per non restare sul posto – decide di prendere l’auto per tornare a casa ma viene colpita dall’intossicazione durante il tragitto, perdendo il controllo dell’auto e uscendo di strada.
Alle fake-news risponde il ristorante “incriminato” con una versione dei fatti realistica
A questo turbine di eventi risponde il ristorante di Gubbio, con un post chiaro e minacciando – giustamente – cautelazioni legali: “In questi giorni si stanno divulgando nella nostra città alcune voci in merito ad una presunta intossicazione che avrebbe colpito alcuni clienti del ristorante, durante un pranzo tenutosi domenica 2 ottobre scorso nel nostro ristorante. In un primo momento, sperando che le suddette voci, del tutto infondate, si sarebbero placate da sole, ho ritenuto più sensato non intervenire in alcun modo. Ad oggi, purtroppo, dopo aver constatato che a distanza di giorni tali supposizioni (perché di questo si tratta, solo di “chiacchiere”) vengono ancora alimentate da mere voci di popolo, senza che nessuno conosca realmente i fatti, mi trovo costretto, mio malgrado, a replicare in proposito per precisare quanto segue. Corrisponde a verità che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato presso il ristorante, con la preparazione dello stesso o con i metodi di cottura utilizzati, come a qualcuno piacerebbe far credere. Pertanto, poiché quel che ha avuto inizio come un semplice “sparlare” si sta protraendo nel tempo e soprattutto, considerato che la divulgazione di notizie false e diffamatorie sta arrecando un danno all’immagine del ristorante, anche ben oltre i confini della città, invito chiunque a cessare simili comportamenti. Certo di aver chiarito l’accaduto, pur non avendone alcun onere, spero di aver messo fine a questa spiacevole situazione e, soprattutto, auspico di non dovermi trovare difronte a pubblicazioni su noti social, dove spesso dilaga ogni informazione possibile, pur se non veritiera, perché a quel punto ci troveremmo costretti a dover tutelare, ai sensi di legge, l’immagine dell’attività e di chi con me lavora duramente tutti i giorni per offrire ai clienti un servizio onesto e di qualità, come sempre avvenuto negli anni”.
Le conferme del 118: tre casi in quella giornata
Dalle nostre ricostruzioni dirette, al PS di Gubbio e al 118 locale non risultano maxi emergenze per intossicazioni alimentari. Sono state inviate sul posto 2 ambulanze per soccorrere un paziente con una problematica neurologica e una per problematiche gastroenteriche. Una terza ha invece soccorso l’infortunato che è uscito di strada ed è stato – suo malgrado – colpito dall’intossicazione durante il tragitto.