L’ecografia E-FAST è ormai una base fondamentale nell’attività extra-ospedaliera dei team avanzati di emergenza e soccorso. Ma è abbastanza o serve sapere qualcosa in più?

L’ecografia E-FAST (Extended Focused Assessment with Sonography for Trauma) è una tecnica di ecografia che viene utilizzata per valutare i pazienti con potenziali lesioni addominali e toraciche. Si tratta di un esame rapido che può essere eseguito in ambiente extra-ospedaliero, come ad esempio sul posto di un incidente o in casa di un paziente. E’ spesso usata anche in sala emergenza, per un “colpo d’occhio” rapido della situazione paziente.  L’obiettivo dell’ecografia E-FAST è quello di identificare rapidamente lesioni addominali e toraciche che potrebbero essere pericolose per la vita e che richiederebbero un intervento chirurgico immediato. Questa tecnica utilizza un ecografo portatile e un operatore esperto per eseguire una valutazione rapida delle strutture interne del corpo, come ad esempio il fegato, la milza, il cuore, i polmoni e le grandi vene addominali.

I punti principali per formarsi all’e-fast

L’ecografia E-FAST è una tecnica molto utile perché può essere eseguita rapidamente e senza la necessità di sedare il paziente o di utilizzare radiazioni ionizzanti con macchinari grandi e non sempre disponibili. Inoltre, è molto utile per i pazienti che potrebbero avere lesioni multiple o che sono troppo instabili per essere trasportati in un contesto ospedaliero. In generale, l’ecografia E-FAST è una carta vincente per valutare i pazienti con potenziali lesioni addominali e toraciche e può contribuire a prevenire complicazioni potenzialmente pericolose per la vita. Tuttavia, è importante che sia eseguita da operatori esperti e che venga utilizzata come parte di una valutazione più completa della salute del paziente.

Come diventare operatori esperti nella conoscenza dell’e-fast?

Ad oggi, in Italia, l’ecografia è un atto che può essere effettuato da un medico specializzato. Non è un’atto di sola pertinenza del radiologo o del radiodiagnostico, ma può essere svolto da qualunque medico che abbia completato una formazione teorico-pratica adeguata. In realtà però – in tutto il resto del mondo – l’ecografia è una ricerca diagnostica alla portata dei paramedici e degli infermieri. Infatti neanche in Italia esistono divieti di utilizzo dell’ecografo, o sentenze/leggi che definiscano l’ecografia di stretta competenza medica. E’ semplicemente un percorso formativo che fa parte della cultura medica, non di quella infermieristica. Ma le cose stanno cambiando.

Percorsi formativi per la medicina di comunità e il Pronto Soccorso

Oggi l’ecografia POCUS oppure E-FAST devono essere parte del bagaglio che l’infermiere di comunità o l’infermiere di Pronto Soccorso mettono a disposizione del paziente. Ci sono percorsi formativi ad hoc molto interessanti, che permettono di svilluppare una manualità adeguata ed una buona conoscenza di anatomia topografica per poter definire e capire un’immagine, per poi interpretarla con il proprio staff nel modo corretto. Per questo motivo una guida ecografica dovrebbe far parte. Un’adeguata formazione è certamente un fattore determinante per un intervento assistenziale di successo, soprattutto in emergenza/urgenza. L’eco FAST – eFAST (Extended Focused Assessment with Sonography in Trauma) è una tecnica impiegata in emergenza per diagnosticare, mediante un controllo eseguito sul paziente effettuato attraverso l’utilizzo di ultrasuoni, la presenza di sangue intorno al cuore, organi addominali, quale conseguenza di un trauma.

Dare un’opportunità in più ai pazienti di essere visti in maniera migliore

Se l’unico sanitario che interviene su un trauma nei primi 30 minuti è un infermiere, perché non dovrebbe utilizzare l’ecografia per dare al medico che sopraggiunge in automedica qualche informazione in più da poter elaborare? Oggi l’ecografo è impiegato anche per individuare altre patologie e come ausilio nelle manovre di mini track, incannulazione e reperimento venoso nei pazienti complessi. Costa decisamente meno di qualsiasi altro esame diagnostico e può essere fatto in tempo zero. Perché non utilizzarla? In sintesi, le necessità di apprendimento riguardano poche, semplici attività. Una buona conoscenza operativa e pratica degli strumenti ecografici, e un percorso – chiamiamolo protocollo, istruzione operativa o quello che vogliamo – perché la diagnosi del paziente con trauma, insufficienza respiratoria o dolore addominale acuto abbia la possibilità di vedersi applicata una sonda sulla sua pelle.