L’organizzazione sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni di qualsiasi dimensione deve essere pianificata da un disaster manager in maniera adeguata. Servono  regole chiare e un piano affinché tutto funzioni perfettamente. Ma se poco prima dell’evento avviene una catastrofe come quella Romagnola, a soli 30 Km dal luogo dell’evento. Come bisognerebbe agire?

Partiamo affrontando la grande polemica: Imola no, Springsteen si. Come mai questa differenza? La valutazione che il sistema di emergenza (composto da Prefettura, Amministrazioni comunali, Questura, Vigili del Fuoco e servizio sanitario) ha fatto rispetto a questi due eventi è stata difforme. Da un lato il GP sulle rive del Santerno avrebbe richiamato 160.000 persone attorno ad un fiume esondato, con una meteo che sabato e domenica prevede ancora pioggia. Dall’altro per assistere al Boss in concerto il giovedì (in una giornata più o meno soleggiata), si prevedono circa 50.000 persone.

Perché si è deciso a favore del via libera al concerto di Springsteen?

L’organizzazione sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni è di fondamentale importanza per garantire la sicurezza e il benessere dei partecipanti. Questi eventi possono variare dalle manifestazioni sportive a grandi concerti o fiere, e richiedono una pianificazione e una preparazione adeguata per far fronte a eventuali emergenze mediche. Bisogna però chiarire un aspetto: la responsabilità della sicurezza di un evento è in capo al suo organizzatore. Questo significa che tutti gli adempimenti richiesti dal sistema pubblico devono essere messi in atto dal privato (con mezzi propri o in convenzione con il sistema pubblico) affinché la sicurezza sia sempre garantita. Se l’organizzatore ritiene che può garantire la sicurezza di tutti i partecipanti e non ci sono allerte o avvisi di particolari criticità da dover rispettare, l’organizzatore sceglie di correre i suoi rischi.

Gli elementi ostativi nell’organizzazione di un evento sono semplici. Stiamo parlando di:

• Mancate autorizzazioni di polizia per effettuare la manifestazione

• Mancate autorizzazioni locali da parte di organi amministrativi/sanitari

• Mancanza di misure di ‘safety & security’ sanitaria e di ordine pubblico

• Valutazioni e copertura dei rischi professionali, della responsabilità giuridica da cui derivano la responsabilità contrattuale e quella extra contrattuale con le persone che lavorano e che hanno acquistato i biglietti per partecipare all’evento.

I valori che l’algoritmo impone: facendo un rapito calcolo, Ferrara avrebbe una scala di rischio fra 30 e 36

E qui entra in ballo Mr. Maurer…

L’algoritmo di Maurer, chiamato anche “triage algoritmico”, è un sistema utilizzato per classificare e prioritizzare i pazienti in base alla gravità delle loro condizioni durante un’emergenza sanitaria. Questo algoritmo si basa su una serie di criteri, come la dimensione dell’evento, la sua occasionalità e le condizioni del luogo in cui avviene l’iniziativa. L’applicazione dell’algoritmo richiede personale addestrato, che sia in grado di valutare la situazione e assegnare a ogni fattore una priorità in base ai criteri stabiliti. Ciò consente di garantire che i partecipanti ad un evento con condizioni definite abbiano un sistema di cura e attenzione adeguato, che non sia difforme da quello presente in una qualsiasi altra località della Nazione in condizioni di normalità.

Grandi eventi, grandissime responsabilità, e rischi da calcolare

Nel contesto degli eventi e delle manifestazioni, l’algoritmo di Maurer può essere particolarmente utile per gestire un gran numero di pazienti e garantire che le risorse sanitarie siano utilizzate in modo efficiente. Ad esempio, durante un concerto o una partita di calcio, potrebbero verificarsi incidenti o malori improvvisi che richiedono interventi medici rapidi. L’algoritmo di Maurer può aiutare a stabilire l’ordine di priorità per l’allocazione delle risorse e guidare il personale sanitario nella localizzazione dei punti nevralgici dove mantere un presidio più forte. È importante sottolineare che l’applicazione di un algoritmo di “triage” come quello di Maurer non sostituisce la valutazione medica professionale, ma fornisce uno strumento di supporto per una gestione più efficiente delle emergenze sanitarie in situazioni complesse come eventi di massa.

Non solo salute, ma anche sicurezza: ci sono risorse sufficienti?

In sintesi, l’organizzazione sanitaria negli eventi e nelle manifestazioni è cruciale per garantire la sicurezza dei partecipanti. Maurer aiuta, ma non è solo una questione di teoria e di flow-chart. Servono risorse: in un momento dove stanno partendo colonne mobili da Emilia, Veneto, Trentino, Toscana, Lombardia e Piemonte verso la Romagna, ha senso che un sistema di risposta sanitaria che include Vigili del Fuoco, ambulanze, Polizia, Carabinieri e servizi di sicurezza privata sia impegnato anche su un’iniziativa così localizzata? Il numero di forze di sicurezza sanitaria e di protezione civile necessarie per gestire un concerto con 50.000 persone può variare in base a diversi fattori, tra cui la dimensione e la complessità dell’evento, il contesto locale, le normative e i requisiti di sicurezza specifici. Quanti soccorritori possono essere realisticamente presenti questa sera al concerto di Springsteen? E se non ci fosse il numero adeguato di soccorritori, come si potrebbe bloccare un evento a pochi minuti dalla sua realizzazione?

Maxi-eventi: quante risorse servirebbero?

In generale, per un evento di tale portata, è consigliabile avere un adeguato supporto di personale sanitario (fra squadre bls di volontari, squadre als con infermieri e medici, e squadre di coordinamento) di sicurezza e di protezione civile. La sicurezza del pubblico – in un area verde che peraltro vede la presenza di un canale e di un lago – deve essere messa al primo posto. È importante sottolineare che il numero esatto di forze di sicurezza sanitaria e di protezione civile necessarie per un concerto dipenderà dalle specifiche esigenze dell’evento, dalle disposizioni locali e dalle valutazioni del rischio. La sicurezza del pubblico deve essere la massima priorità, e pertanto è consigliabile collaborare con le autorità locali e gli esperti di sicurezza per determinare il numero adeguato di risorse necessarie per gestire l’evento in modo sicuro ed efficiente.

Cosa non c’è negli algoritmi di Maurer?

L’algoritmo di Maurer quindi combina i vari valori assegnati che identificano le inclinazioni al rischio fornendo come risultato il punteggio del rischio complessivo; in base al risultato ottenuto è quindi possibile ottenere il livello di rischio ed il relativo punteggio. Il punteggio è legato ad un numero di risorse da utilizzare. Ma cosa non c’è nell’algoritmo? Cosa può andare storto? E’ qui la forza e la capacità del professionista sanitario o della sicurezza. I Vigili del Fuoco, il sistema 118, la Prefettura, la Questura, devono aumentare o ridurre i fattori di rischio in base alle condizioni che si sono venute a creare attorno all’evento.

Le risorse messe in campo: c’è anche un mezzo anfibio

Il sistema di emergenza e gestione ha fatto diversi conti, e alla fine su Ferrara – per gestire le criticità del Parco Bassani – saranno utilizzate più di 40 squadre composte da equipaggi BLS, ALS e miste. Nell’area del concerto ci saranno 4 PMA con medico e infermiere, più un PMA che sarà esterno all’area del concerto e farà da filtro per sgravare il Pronto Soccorso locale dai problemi legati al concerto. Nell’area fronte palco, fra i vari PIT, saranno posizionati 24 equipaggi di soccorritori a piedi, 12 all’interno dei PIT e 12 nelle zone dei PMA. Su ogni PIT sarà sempre disponibile un’ambulanza BLS, affiancata da 2 mezzi avanzati. Uno su ambulanza e uno su mezzo anfibio, gentilmente messo a disposizione da Sago Medica (sempre equipaggiato con medico e infermiere). Nell’area antistante il concerto, il 118 di Ferrara ha predisposto un’area con 40 posti letto e un eliporto provvisorio in caso di necessità. Infine, la centrale 118 ha aumentato i call taker dedicati all’iniziativa. Insomma: le risorse sono state messe a disposizione e la sicurezza è garantita. Il problema è solo legato all’opportunità di fare un evento di festa a fianco di una situazione tragica come quella romagnola.

L’organizzatore del concerto si prende le sue responsabilità e tira dritto

Nonostante le riflessioni di opportunità, l’imponente macchina organizzativa del concerto di Bruce Springsteen ha deciso di proseguire e di mandare sul palco il Boss: “Siamo perfettamente consapevoli della situazione di disagio, ma tutto quello che stiamo facendo, lo stiamo facendo nella massima sicurezza e nel massimo rispetto delle esigenze di tutti”, spiega Claudio Trotta, fondatore della Barley Arts e storico promoter di Springsteen. “Per quindici giorni siamo stati sotto una pioggia costante, ne sono caduti 500-600 millimetri a fronte di una media di 55 millimetri in questa zona nel mese di maggio. Grazie a una squadra straordinaria, all’impegno delle maestranze, siamo in una situazione ottimale dal punto di vista della produzione dello spettacolo e dell’allestimento dell’arena. Domani, quando apriremo le porte, saremo tranquilli che tutto si svolgerà regolarmente”.
Rispetto all’emergenza di questi giorni “siamo perfettamente consapevoli del dramma delle zone alluvionate. Ma Ferrara non è zona rossa, le scuole non sono state chiuse, gli eventi meteo sono in esaurimento come indicano le previsioni e anche le istituzioni”. Peraltro “le unità della protezione civile di Ferrara sono impegnate nelle zone colpite, hanno traportato materiali a Cesenatico e Forlì e così anche i vigili del fuoco hanno lavorato nelle aree alluvionate: ci tengo a precisarlo – sottolinea – per smentire chi ci accusa di usare risorse pubbliche, cosa totalmente falsa”.