Dopo la Toscana e la Calabria, oggi IT-ALERT viene testato in Emilia-Romagna. Fra mille dubbi e paure, la più importante da risolvere è una: cosa posso fare se durante un’emergenza il mio telefono non riceve il messaggio di allerta?

IT-ALERT è il nuovo sistema di allerta della Protezione Civile Nazionale. Si tratta di un messaggio che dovrebbe arrivare a tutti i telefoni accesi e connessi alla rete in caso di maxi emergenza. Viene inviato a tutti i dispositivi  che sono connessi in una determinata area geografica, coperta dalla rete telefonica. Non arriva a tutte le persone iscritte a qualche database, censite dalla Protezione Civile o iscritte nell’anagrafe locale. E’ stato studiato per arrivare proprio a TUTTE le utenze che sono collegate a determinate celle telefoniche, senza alcuna eccezione. Ma – nonostante questa impostazione tecnica che non fa differenza fra residenti e passanti, fra cellulari in uso o cellulari accesi e abbandonati in un cassetto – può capitare che alcune persone non ricevano questo messaggio. E il 10 luglio, per i cittadini dell’Emilia-Romagna, è una giornata importante per capire cosa fare in caso di malfunzionamento del servizio. E mettersi al servizio della comunità segnalando i propri problemi non è certo un modo di fare polemica.

Un questionario che aiuterà voi, e tutte le persone in difficoltà

Il Dipartimento della Protezione Civile ha deciso di mettere in campo diversi test regionali per verificare il funzionamento di IT-ALERT. Lo ha fatto perché essere certi che il sistema allerti in qualsiasi caso è estremamente importante quando avviene una catastrofe. In particolare IT-ALERT è di estrema importanza su alluvioni, uragani o maremoti. La sua funzionalità è utile anche in caso di altre maxi-emergenze, come le casistiche NBCR o gli incendi. Può operare con localizzazioni estremamente ridotte, perché i messaggi possono essere inviati in aree coperte dai ripetitori 4G del territorio. Ma non è detto che tutti i cellulari ricevano il messaggio, ed è per questo che vengono svolti dei test su grandi dimensioni. Il sito dedicato dalla Protezione civile è molto specifico e contiene un alto numero di FAQ che danno tutte le risposte alle domande che possono emergere. Per esempio, spiega cosa fare se non funziona o non si riceve il messaggio IT-ALERT sul proprio smartphone il giorno dell’allerta. Si può accedere al questionario IT-ALERT da questo link.

Cosa fare se non funziona IT-ALERT

Con il test dell’Emilia-Romagna si chiuderanno le prime fasi di sperimentazione, per analizzare i dati e le funzionalità. Fino ad oggi più di mezzo milione di questionari sono stati compilati dagli utenti nei giorni successivi all’invio degli alert. Le primarie tematiche sono la mancata ricezione, l’overshooting e i malfunzionamenti di apertura dei messaggi stessi, che non si salvano e non si possono recuperare. La prima cosa da fare se non si riceve oggi il messaggio alle ore 12.00 in Emilia-Romagna è di certo verificare nelle proprie impostazioni se i messaggi di allerta sono bloccati dal sistema. Può capitare che – per impostazioni pregresse o per propria scelta – le impostazioni di notifica push delle allerte siano disattivate. Di solito le notifiche push delle allerte si possono trovarenei menù di sistema che riguardano le notifiche (come su iOS) oppure sulle impostazioni di sicurezza ed emergenza, dove ci può essere un pannello “allarmi pubblici” (su molti telefoni Android).  In tutti e due i modelli dovrebbe essere presente il flag verde attivato per IT-ALERT, se la rete è già stata impostata per inviare questo tipo di messaggi. L’utente infatti non può rifiutarsi di entrare nella rete IT-ALERT perché è un sistema che si basa sulla rete mobile. Può rifiutarsi di ricevere le allerte ma è estremamente sconsigliato farlo. Pensare alle immagini dell’alluvione Romagnola dovrebbe far capire il perché senza troppe spiegazioni.

Minimizzare l’esposizione collettiva ai rischi

Il sito della Protezione Civile è estremamente esaustivo per quanto riguarda le risposte a possibili domande dei cittadini. E’ quindi di primaria importanza alzare la chiarezza di ciò che viene fatto: IT-ALERT non prende nessun dato personale, non registra nulla, non traccia nessuno, fa semplicemente un lavoro di estrema importanza quando avviene una calamità naturale: minimizza il rischio di esposizione collettiva. Ti dice che – in quel momento, dove ti trovi – c’è un grave pericolo che incombe e devi metterti al sicuro. In caso di alluvione, in caso di tempesta o di incendio, quante persone possono mettersi al riparto in tempo, senza diventare un paziente da sfollare o da soccorrere in una situazione di pericolo? Ecco perché – durante i test – è necessario che ogni persona diventi un buon sviluppatore. Qualsiasi errore risolto dopo questi test potrebbe voler dire una vita in più salvata durante una catastrofe naturale.