La Guardia di Finanza lombarda ha sequestrato la Cooperativa “First Aid One” di Pesaro. A marzo erano state arrestate quattro persone. Ecco il meccanismo per accaparrarsi tutte le gare.

La Guardia di Finanza di Pavia ha sequestrato la cooperativa “First Aid One” di Pesaro. Un nome molto noto nel settore dei servizi di ambulanza per il trasporto sanitario e in alcune realtà anche per i servizi di emergenza-urgenza. 

Alla cooperativa sono stati fermati anche beni per 200 mila euro, fra i quali sedi, conti correnti e terreni. La vicenda si sviluppa dall’arresto – a marzo 2021 – di quattro persone nell’ambito dell’indagine sulla turbativa nella gara d’appalto dei servizi sanitari di Vigevano e Pavia. La First Aid One ha vinto diverse gare in Italia, in maniera “sistematica”. L’azienda infatti presentava offerte al massimo ribasso verso le quali neppure le associazioni di volontariato (che assicurano i servizi con volontari non stipendiati) potevano contrapporsi. 

Secondo l’indagine delle Fiamme Gialle, la First Aid One dichiarava numeri di mezzi e di personale inesistenti. Le ambulanze disponibili nella realtà non potevano garantire l’efficienza dei soccorsi. Non solo: avendo molti meno mezzi e dipendenti del dichiarato, secondo le segnalazioni registrate da utenti ospedalieri e pazienti, le ambulanze non venivano sanificate, una cosa ancora più grave dopo l’avvento dell’emergenza Covid-19. Dalle indagini è emerso che oltre a santificazioni mai effettuate, sono stati anche scarsi i controlli sulle attrezzature a bordo dei veicoli, a partire dalle bombole di ossigeno e dagli estintori. 

Le segnalazioni arrivate avevano insospettito anche AREU, che nei mesi scorsi ha effettuato diversi controlli in auto-tutela anche nel settore dei servizi di emergenza-urgenza. Ma non c’è solo la Lombardia nel centro delle indagini: Roma, Milano, Perugia, Ancona e Pescara sono le città in cui First Aid One ha vinto gare d’appalto risultate però turbate e con vizi procedurali nell’esecuzione del servizio pubblico. Inoltre sono in corso accertamenti anche per valutare la situazione di tanti dipendenti, che hanno lavorato senza seguire le norme di tutela della salute, con turni di attività fino a 20 ore giornalieri e realizzando turni come dipendenti e turni come volontari nella stessa realtà. Il servizio pubblico svolto dalle ambulanze della cooperativa però non sarà interrotto. Il tribunale ha incaricato un amministratore giudiziario per la gestione corretta in continuazione delle attività di soccorso.

Foto tratta da Fiammeblu.it