ARAN e sindacati hanno firmato la bozza di accordo per il rinnovo contrattuale: ecco cosa succede alla carriera e alla busta paga del personale sanitario.

Valore-annuo-incremento-professioni-sanitarieIl nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro nel comparto sanitario sembra essere una vera riforma per il futuro degli infermieri. L’aumento in busta paga medio si attesta sui 170 euro al mese, e questa cifra viene sancita dall’atto di indirizzo integrativo delle regioni approvato sul tavolo dell’ARAN. I 600 mila dipendenti della sanità pubblica avranno nuovi ruoli a cui accedere, nuove professionalità da esprimere, ma soprattutto stipendi più adeguati alla media europea, che fino a poco tempo fa non erano affatto raggiunti nel nostro paese. La bozza del nuovo accordo contiene tante novità interessanti.

Gli aumenti per le professioni sanitarie in sintesi

Gli aumenti per chi lavora in sanità – escluso il personale medico – sono conteggiati in circa 1.7 miliardi di euro lordi. Le risorse di base per ogni dipendente che vengono divise su 13 mensilità sono circa 1 miliardo. Nel complesso, parliamo di 102 euro al mese lordi per ogni professionista. Gli infermieri hanno un’indennità specifica infermieristica che varia da ruolo a ruolo di circa 35 euro al mese. Vengono poi gestite in maniera forfettaria i superamenti del limite salariale accessorio, con un fondo di 49 milioni di euro che incidono per 6 euro al mese ad ogni sanitario. Aumenta anche l’indennità per il lavoro notturno: si passa dagli attuali 2.70 euro/ora a 4 euro/ora extra.

Infermieri, scatti di anzianità e nuove posizioni

Valore-annuo-incremento-fascia-retributivaCome nel pubblico impiego amministrativo, anche nel mondo sanitario arriva l’area degli incarichi di posizione ad elevata professionalità. Si tratta di un’area alla quale potrà accedere esclusivamente personale in possesso di laurea magistrale o con esperienza almeno triennale in area apicale di struttura. L’infermiere diventa quindi un elemento con funzioni organizzative e coordinative maggiormente considerate e retribuite nell’insieme della struttura sanitaria. Per queste posizioni si parla di indennità annuali che vanno da un minimo di 10.000 ad un massimo di 20.000 euro lordi. A fianco di questo rinnovo ci saranno gli scatti stipendiali orizzontali per anzianità. Durante l’intera vita lavorativa l’infermiere avrebbe un aumento massimo di 7.700 euro lordi annui. 

Maggiore autonomia e maggiore responsabilità

Dati per sicuri questi miglioramenti lavorativi – a cui si aggiunge la possibilità di usufruire della 104 in modalità oraria e alcune indennità legate alla tutela del malato e alla promozione della salute – si apre una nuova finestra per gli incarichi di posizione, quella tipologia di incarico che ha sostituito nel 2018 le posizioni organizzative. Le indennità annuali oscilleranno fra un minimo di 10 ed un massimo di 20 mila euro. Tutto il personale sanitario potrà accedere a tali posizioni, andando a rappresentare un punto di riferimento organizzativo nei processi di riabilitazione, cura, diagnosi e prevenzione. A fianco delle posizioni, si aprono gli incarichi di funzione: professionisti con responsabilità specifiche nell’esecuzione dei processi clinico-assistenziali. In questo caso a seconda della complessità della funzione la retribuzione aggiuntiva potrà variare da un minimo di 4.500 ad un massimo di 13.500 euro lordi l’anno.

Indennità di Pronto Soccorso

indennità-pronto-soccorsoNon è ancora chiara e calcolata l’indennità che sarà riservata al personale operante nei servizi di pronto soccorso e nei correlati servizi del 118. Ma è chiaro che nel punto più debole della catena serva un’attenzione particolare che faccia in modo di stimolare il personale a dedicarsi anche alla primissima fase di gestione di un paziente acuto. Al momento vengono solo definite le quote in milioni di euro ripartite per Regione. L’accordo raggiunto per il momento soddisfa totalmente i sindacati e la politica: “Un gran bel risultato – scrive il ministero della sanità per il ministro Roberto Speranza. 545 mila lavoratrici e lavoratori del comparto sanità avranno finalmente il nuovo contratto. La firma dell’intesa è arrivata stanotte con il consenso di tutte le organizzazioni sindacali. L’accordo accresce diritti e tutele e porta un meritato incremento retributivo per tutto il personale del comparto. In particolare, per i circa 270 mila infermieri, c’è una valorizzazione con aumenti tra i 146 e i 170 euro al mese. È un passo avanti importante che indica la direzione giusta. Grazie a tutti coloro che sia per la parte pubblica sia in rappresentanza dei lavoratori hanno incessantemente lavorato all’accordo. Il personale sanitario è la nostra risorsa più preziosa per il futuro del Servizio Sanitario Nazionale. Non dobbiamo dimenticarlo mai” Così il ministro della Salute Roberto Speranza commenta su Facebook la firma dell’accordo.

I tempi però non saranno brevi…

E’ vero che questa bozza firmata da tutti i partecipanti al tavolo di contrattazione è un grande successo per i lavoratori. Ma adesso è necessario capire quando cadrà nel cedolino tutto questo. La firma della bozza sarà seguita dall’invio dei documenti alla Corte dei Conti e dopo la stesura ufficiale degli accordi ci sarà il recepimento da parte delle Regioni e delle aziende sanitarie locali. Difficile fare previsioni, ma può darsi che questo diventi un primo buon regalo di Natale per tutti i professionisti dell’area sanitaria.