La showgirl Alessia Marcuzzi ha rischiato di soffocare in un ristorante a causa di un boccone incastrato nella trachea. La rapida azione dell’amica Wilma Faissol l’ha salvata. Perché è fondamentale sapere queste manovre, in ogni situazione?

Domenica sera di panico nella famiglia di Alessia Marcuzzi. La showgirl – a cena a Londra con il marito Paolo Calabresi Marconi, l’ex compagno Francesco Facchinetti, Wilma Faissol e con i figli, ha passato cinque bruttissimi minuti a causa di un principio di soffocamento. “Wilma mi ha salvato la vita” ha poi scritto su Instagram la conduttrice mediaset.

“Eravamo in un ristorante a Londra – spiega la Marcuzzi sui social – e mentre stavo mangiando, un pezzo di polipo mi si è bloccato nella trachea. Non riuscivo più a respirare, mi sono alzata e ho cominciato a strabuzzare gli occhi e a chiedere aiuto”.

I primi a intervenire sono stati il marito e il figlio della donna, ma con le semplici pacche sulle spalle non sono riusciti a risolvere la situazione. Quando la donna è iniziata a entrare in panico, è intervenuta la nuova compagna di Facchinetti, Wilma Faissol:  “mi ha preso da dietro e mi ha stretto forte, dandomi un colpo da sotto in sù nello sterno. All’improvviso ho sputato quel grosso pezzo che mi bloccava la respirazione e che era rimasto completamente intatto, e ho ripreso a deglutire. Tutto questo nel giro di due minuti davanti a tutte le persone del ristorante che non capivano che cosa stesse succedendo”.

La Marcuzzi è rimasta scossa dall’esperienza, testimoniando quello che purtroppo vivono moltissimi genitori con bambini in età pediatrica. A salvare la Marcuzzi è stata la conoscenza di Wilma, che mentre studiava in America ha frequentato un corso BLSD.

“In pochi minuti, o forse secondi, sono passata da uno stato di sofferenza estrema ad una liberazione totale e ho realizzato che poteva andare a finire davvero molto male. E’ quello che accade spesso se mangiamo una cosa molto soffice e morbida e non mastichiamo bene, o semplicemente scivola giù perché stiamo parlando. E purtroppo a volte succede il peggio. Wilma ha fatto il corso di pronto intervento quando studiava in America e ieri ha avuto la prontezza e la capacità di fare la manovra di Heimlich in pochi secondi. E mi sono ripromessa si impararla, perché davvero si può salvare la vita di una persona in poco tempo”.

Ogni anno, in Italia, muoiono per soffocamento circa 50 persone, in maggioranza bambini. La brutta esperienza vissuta da Alessia Marcuzzi dovrebbe fare da risonanza perché si vada ad insegnare ovunque quelle manovre di soccorso indispensabili per la salvare la vita di una persona affetta da un banalissimo incidente, che però può essere mortale.