A Varese il 7 e 8 ottobre ci sarà il congresso di EURAC Research dedicato al futuro del soccorso rispetto al mondo degli sport in ambiente alpino. Cosa sta cambiando e quali nuove sfide devono essere affrontate dai soccorsi alpini e dall’elisoccorso?

VARESE – Ottobre sarà un mese ricco di eventi a cui partecipare. Uno di questi – che merita grande attenzione e interesse – è il congresso promosso da eurac research, dall’Università degli studi Bicocca di Milano e dall’University of Insubria di Varese dedicato alla Mountain Emergency Medicine. La panoramica internazionale che sarà offerta è di altissimo livello: il congresso ha come obiettivo quello di offrire un panorama completo sul futuro del soccorso in montagna, alla luce delle novità e dello sviluppo degli sport invernali, alpinistici ed estremi.

Partecipanti e i relatori da tutta Europa

Il board del Congresso – di cui fanno parte il dottor Luigi Festi, responsabile del Master universitario in medicina di montagna e vice-primario della Chirurgia presso l’Ospedale di Varese, e il dottor Hermann Brugger, presidente del Congresso e dell’EURAC Research Insitute of Mountain Emergency Medicine di Bolzano e Innsbruck – hanno spinto molto affinché l’evento fosse concentrato sulla pratica clinica “hands-on”. Il programma del primo giorno prevede introduzioni di alto livello incentrate sul problema sanitario che nasce dall’organizzazione delle Olimpiadi Invernali, una sfida enorme per il sistema sanitario delle Regioni coinvolte. Perno centrale delle relazioni saranno gli interventi di Peter Hackett (High Altitute Illness – Lectio Magistralis) e di Jean Paul Richalet (Persistence of Foramen Ovale and high altitude pulmonary edema). Ma gli interventi di carattere clinico saranno molto interessanti, perché collegati alle attività sportive in alta montagna. Infortuni e problemi legati al trail running, ai politraumi in ambito montano, challenges dedicati ai medici in ambito montano, telemedicina e nuove tecnologie sono solo alcuni degli spunti che emergono dal folto programma di interventi.

Sessione Hand – on: un pomeriggio di training

Con un commissione scientifica composta da 7 membri (Federico Ghio, Giacomo Strapazzon, Giulio Carcano, Lorenza Pratali, Paolo Severgnini, Gianfranco Parati e Alberto Zoli) ed una commissione organizzativa con altissima preparazione e competenza (Sara Bonizzato, Luca Carenzo, Niccolò Stromeo, Nicholas Mariani e PIermaria Gnecchi Ruscone) a promettere fuochi d’artificio sarà la sessione pratica hands-on del 7 ottobre. Saranno ben 6 le postazioni create per gestire valutazioni primarie in ambiente impervio, casi di ipotermia e soccorso in valanga, gestione delle vie aeree in HEMS, gestione dei traumi addominali e toraco-addominali, gestione chirurgica delle vie aeree e FAST. Il secondo giorno invece si chiuderà con una serie di interventi da casi reali, che possono diventare ottimi take-home-messages per clinici e soccorritori operativi, che ogni giorno devono affrontare da soli e a distanza casi complessi di pazienti sul territorio.

Partecipa al Congresso scaricando e compilando la scheda di iscrizione, e guarda il programma nel link qui sotto

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