Il workshop dedicato al soccorso industriale, realizzato con il contributo di IERESP e la collaborazione di Ferno Italia, ha indicato una strada. Quanto sarà lungo il percorso?

L’Industrial Rescue è una tipo di ambiente lavorativo che ha visto un particolare impulso in termini di nuove proposte e di nuovi operatori. Da anni operatori specializzati supportano le squadre aziendali per la gestione dell’emergenza in svariati ambiti produttivi, pur in assenza di una specifica regolamentazione normativa. Oggi, in un mondo sempre più specializzato, è importante individuare strumenti operativi che possano caratterizzare, in modo univoco, la riconoscibilità di tali professionisti; sia dal punto di vista delle competenze tecniche che per quelle sanitarie.

Anticipare il soccorso con i giusti device significa fare la differenza, in un ambiente industriale

Mantenere le funzioni vitali di un ferito in un ambiente industriale, in attesa degli specialisti del sistema di emergenza del Servizio sanitario nazionale e dei Vigili del Fuoco, molto spesso, significa movimentare il paziente in spazi estremamente complessi, e servono sia gli strumenti cognitivi per la valutazione del rischio residuo / evolutivo che competenze sanitarie per ridurre al minimo i rischi di danni al paziente. La componente sanitaria nel Soccorso Industriale secondo IERESP, assume un ruolo di primo piano poiché il supporto delle funzioni vitali e il rispetto dei protocolli applicabili per il soccorso extra-ospedaliero, sono elementi fondamentali per la buona riuscita dell’intervento, ovunque questo sia previsto.

Leggi e tecnologie: il soccorso industriale ha bisogno di maggiore impegno

Nel workshop realizzato a REAS insieme alla Ferno, è stata analizzata la situazione attuale della figura sanitaria nel soccorso industriale, grazie al lavoro di tesi dell’infermiera Deborah Santini, e con il supporto del dottor Alberto Graziani (specialista e già medico dell’emergenza in Italia e in Germania), e del presidente di NAEMT Italia, il dottor Alberto Adduci. Nell’ambito del previsto profilo di formazione degli specialisti in soccorso industriale (siano questi aziendali o professionisti) sono previste attività integrative rispetto a quelle di base indicata dalla legislazione cogente, perché non ci si può fermare ad un corso BLSD di poche ore per poter mantenere funzioni operative tanto importanti e rischiose. Infatti – fermo restando il ruolo del soccorritore sanitario del 118 e quello dei Vigili del Fuoco – ruolo, competenze e relativa formazione prevista per le figure identificate nell’ambito del D.Lgs. 81/08 possono solo essere integrate nell’ottica di ridurre le condizioni di emergenza.

La consapevolezza alla base della crescita del soccorritore industriale

“Nel soccorso industriale – spiega Alberto Graziani – bisogna imparare da tutti. Il medico dall’infermiere, dal soccorritore tecnico, e viceversa: bisogna conoscere le specificità, essere consci dei propri bisogni tecnici, e della formazione che ci serve per crescere. In questa professione – in un ambiente così complesso – coniugare professionalità, capacità di analisi e osservazione è l’unico punto di partenza possibile. Il professionista poi deve imparare ad effettuare analisi, debriefing e defusing rispetto agli eventi svolti. Tutto questo si può costruire con tanta pratica, ma c’è anche un lavoro da fare su sé stessi che va oltre alla hard skill”.

L’infermiere nel soccorso industriale? Apprendimento e crescita

“La parte che mi sta a cuore – continua Graziani – è lo sviluppo delle competenze nei più diversi ambiti possibili. Quello industriale è un continuum unico che deve essere affrontato con apprendimenti specifici. Il medico deve farsi carico di apprendere come il tecnico o come l’infermiere opera all’interno di quel contesto. E questo apprendimento accresce professionalmente tutti, per uno scambio formativo che supera i passi normativi. Il bene finale è sempre recuperare e confortare un malato traumatizzato o ferito che si trova in un ambiente impervio, se non a volte ostile, che può condurre la persona ferita al decesso”.

Vuoi ascoltare gli interventi del workshop dedicato al soccorso industriale? Vai su academy e accedi gratuitamente al corso, per ascoltare gli interventi di Adriano Bacchetta, Deborah Santini, Alberto Adduci e Alberto Graziani!

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