L’assemblea nazionale di Anpas ha eletto Niccolò Mancini – toscano – come nuovo presidente della rete associativa, che oggi conta 100 mila volontari e 500 mila sostenitori. Nuovo anche il direttivo. Tanto sostegno dal mondo della Protezione Civile, con l’auspicio di coinvolgere più giovani possibile.
ROMA – Nella giornata mondiale del volontariato, Anpas annuncia il nuovo presidente della rete delle Pubbliche Assistenze, una galassia che conta 100 mila volontari fra Protezione Civile, 118, servizi sanitari e servizio civile universale. La rete – che ha dimostrato negli ultimi anni un forte attaccamento territoriale e un grande impegno per la rimozione delle diseguaglianze, continuerà a dare centralità al volontariato e ai giovani. Non a caso è nominato come nuovo presidente Niccolò Mancini, che diventa il successore di Fabrizio Pregliasco.
Tantissimi volontari, con valori immensi
Come primo atto pubblico il neo-presidente di Anpas ha voluto salutare e ringraziare gli oltre 100mila volontari e le volontarie del movimento “Il mio saluto ai volontari e alle volontarie, ai soci e alle socie: siete la linfa vitale del nostro movimento e gli impegni che ci attendono sono tantissimi, anche in un momento storico così difficile. Siamo un’associazione grande nei numeri, ma soprattutto nei valori. L’impegno è quello di essere sempre vicini alle esigenze e ai bisogni”. La nuova direzione Anpas, votata nel consiglio nazionale dello scorso fine settimana, è composta da: Alessandro Benini, Lamberto Cavallari (vicepresidente vicario), Lucia Coi, Vincenzo Favale (vicepresidente), Manuela Fazzi, Serafino Montaldi, Paolo Rebecchi e Stefano Sala.
Contro la violenza, per lo sviluppo e il dialogo: le linee guida del terzo settore secondo ANPAS
Il 54°Congresso Anpas ha permesso di definire alcune linee di indirizzo necessarie al terzo settore per essere al servizio dei cittadini. Primo punto – fondamentale per la sopravvivenza del volontariato gratuito e senza scopo di lucro – è il completamento e la piena applicazione della Riforma del Terzo settore. Solo così si potranno perseguire politiche di sostegno alla prossimità, un finanziamento adeguato al Servizio Civile, promuovere la pace per un’Europa del dialogo e dell’accoglienza, e lavorare con forza sul contrasto alla violenza sulle donne e a ogni forma di razzismo. Tutto ciò non può prescindere al sostegno per lo sviluppo del Sud, delle periferie e delle aree interne. Tutto ciò è stato richiesto al Governo di Giorgia Meloni e al Parlamento, perché sia possibile continuare a sostenere le attività e le finalità di chi si impegna per la comunità.
Una ANPAS di volontari e di associazioni
Il congresso nazionale ha visto partecipare 800 delegati, oltre ad esperti e rappresentanti del Terzo settore e delle istituzioni. Tre giorni di dibattiti, approfondimenti scientifici e confronto sul futuro del movimento delle pubbliche assistenze Anpas hanno. Le 950 pubbliche assistenze italiane oggi sono un movimento che contiene 100 mila volontari, 500 mila soci e una serie di progetti di assistenza e coesione sociale quasi infinito. In più interventi però è emerso il tema dei giovani. Si è richiamato alla necessità di porre maggiore attenzione ai ragazzi, condividendo percorsi di crescita in modo da mantenere la loro presenza nelle Associazioni e valorizzare al massimo il loro apporto nel movimento: i giovani devono sentirsi attori del cambiamento e parte del futuro di una società che li mette al centro, per dare loro indietro ciò che garantiscono a tutta la comunità.
Quando il mercato è in crisi, l’economia sociale è la via d’uscita
Non sono mancati gli approfondimenti sul tema economico e sostenibile. Anpas esce dal suo Congresso con un sentiero da percorrere, quello dell’economia sociale. “L’incapacità di uscire dalla crisi evidenziata dell’economia di mercato richiede di puntare sull’economia sociale. Non un modo per scaricare sul cittadino le necessità, ma una via di uscita collettiva che coinvolga Istituzioni, Terzo Settore e imprese. Attraverso le sinergie tra questi soggetti, il Volontariato potrà affrontare nuove sfide in ambito sociale, partendo dalla conoscenza dei bisogni del territorio, offrendo nuovi servizi alle comunità, non limitandosi al rapporto prevalente con la pubblica amministrazione. Occorre valorizzare il ruolo sociale delle Associazioni sui territori e dare effettiva e concreta attuazione al principio di sussidiarietà. Dal documento finale del Congresso è emerso che Anpas deve continuare a sostenere il ruolo del Volontariato organizzato come soggetto attivo nella co-progettazione, a tutti i livelli.
Il saluto di Fabrizio Pregliasco:”il volontariato è una malattia bellissima”
“Quella del volontariato è una malattia cronica degenerativa bellissima. Come dico sempre: viva i volontari, viva l’Anpas: buona strada a tutti” ha detto Pregliasco nel suo ultimo discorso da Presidente nazionale. Pregliasco resterà attivo in ANPAS Lombardia, concentrando i suoi sforzi sul comitato regionale. Le pubbliche assistenze – come ha ricordato Niccolò Mancini – hanno svolto 355 mila giorni di servizio/uomo solo nei servizi sanitari. Gli impegni del 2021 hanno superato già gli impegnativi e difficili turni svolti nel corso del 2020 e in questo calcolo non sono aggiunti i progetti del Servizio Civile Nazionale. Per questo motivo il capo Dipartimento Protezione Civile Fabrizio Curcio ha sottolineato che “Anpas è un elemento fondamentale del sistema di Protezione Civile, ma soprattutto ha fatto la storia del Servizio Nazionale di Protezione Civile a partire da tutte le sfide quotidiane assieme alle altre strutture”.