Come può essere gestito il dolore da parte di una figura sanitaria come l’infermiere? Quale ruolo ha nella valutazione e nel trattamento di questo sintomo che così tanta pena reca ai pazienti di ogni parte d’Italia?
In Italia, la Legge n. 38 del 15.03.2010 garantisce l’accesso alla terapia del dolore all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). La Legge 38, in particolare, riconosce il ruolo cruciale dell’integrazione tra diverse figure professionali per garantire la continuità assistenziale della persona con dolore dalla strut- tura ospedaliera al medico di medicina generale, fino al proprio domicilio. Da questa prospettiva, la figura professionale dell’infermiere ha grande rilevanza nella valutazione e gestione del dolore, sia acuto che cronico, capace di creare strumenti condivisi nella equipe medico-infermiere che garantiscano un governo del dolore in sede di emergenza da parte del personale infermieristico.
La professione infermieristica nella gestione del dolore
Il rapporto privilegiato che intercorre tra infermiere e paziente pone infatti l’infermiere in una posizione cruciale, conferendogli un ruolo fondamentale nella valutazione e management del dolore. Questo è evidenziato anche da alcuni riferimenti legislativi e deontologici (DM 739 del 1994, Legge 38/2010, Codice Deontologico 2019), che illustrano l’importanza della professione infermieristica nella gestione del dolore. In particolare, è rilevante il ruolo dell’infermiere nell’identificare il paziente con dolore, nell’effettuare una valutazione completa del dolore, nel compiere azioni per il controllo del dolore, applicando specifiche competenze da adattare a plurimi contesti (ospedale, territorio, domicilio), con rivalutazione dell’efficacia. Un ruolo che viene amplificato nelle condizioni di emergenza-urgenza, ove la presenza di condizioni traumatiche o patologie severe sono spesso accompagnate da una devastante condizione di dolore grave che può condizionare le manovre di soccorso e successivamente le operatività ospedaliere, condizionando talora in maniera negativa l’esito dei processi di cura.
La gestione del dolore in 118: quale professionalità e quale formazione?
A causare l’accentuazione della sensazione dolorosa possono essere spesso semplici procedure come l’immobilizzazione delle fratture, la mobilizzazione o il trasporto verso l’ospedale. Nel soccorso pre-ospedaliero, in condizioni di emergenza-urgenza, un tempestivo e adeguato trattamento del dolore potrebbe essere iniziato prima dell’arrivo in pronto soccorso nella maggior parte dei casi. Un intervento di alta professionalità come quello che viene intrapreso nell’emergenza-urgenza territoriale è quindi fonda- mentale e dovrebbe essere svolto col massimo rigore scientifico e in totale sicurezza. Su questo tema si è espressa l’ International Association for the Study of Pain (IASP), suggerendo la creazione di una formazione specifica per l’infermiere impegnato nell’area della terapia del dolore.