Progetto innovativo della Pubblica Assistenza Papa Charlie ODV in Campania: nelle ore di sospensione per condotta dall’attività scolastica i ragazzi potranno svolgere attività di volontariato. Un modo per correggere la strada e il carattere, provando ad aiutare il prossimo nelle situazioni complesse.
Ti comporti male a scuola? Vai a fare volontariato, subito! Quante volte abbiamo pensato o abbiamo detto che c’è bisogno di un maggiore coinvolgimento dei ragazzi per rendere la nostra società civile migliore? Ecco che, a forza di dirlo, qualcuno è arrivato a costruire un progetto avanzato e interessante per il mondo del volontariato. Si tratta della Pubblica Assistenza Papa Charlie, di stanza nell’agro nocerino Sarnese, in Campania. Nella città di Pagani – dal 2018 – questa associazione ha una convenzione insieme all’istituto IPSSEOA. La convenzione permette agli studenti sospesi per motivi disciplinari – invece di restare a casa o peggio per strada – di frequentare, con il consenso dei genitori, l’associazione Papa Charlie per svolgere attività di volontariato e, nello stesso tempo, avere un luogo ove studiare.
Trasformare una punizione in opportunità
L’obiettivo di questa partnership era quello di trovare una soluzione concreta al disagio sociale degli studenti dell’Istituto soprattutto in occasione di provvedimenti disciplinari, in particolare la sospensione dalla frequenza scolastica, che, in realtà, più che una «punizione» rischia di allontanare ancor più lo studente dal contesto scolastico e proiettandolo verso giornate senza obbligo scolastico e con il rischio di allontanarsi sempre più dalle regole di condotta civile. Dal monitoraggio di tale attività, ormai quinquennale, è emerso che sono frequenti i provvedimenti di sospensione di studenti e studentesse per comportamenti disciplinari che, indubbiamente, sono il segnale di un disagio sia personale, familiare ma soprattutto di contesto sociale; in media sono circa 15 gli studenti che annualmente partecipano al percorso presso la sede associativa a causa di una sospensione per motivi disciplinari.
Beneficio per tutti: la comunità, l’associazione e… il futuro
Il progetto mira a sviluppare una buona prassi all’interno delle P.A. per favorire l’integrazione sociale e la diffusione della cultura del volontariato tra gli adolescenti che sono oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività didattica. Il progetto nasce nel 2018 tra Papa Charlie e l’Istituito IPSSEOA Pittoni Pagani con l’obiettivo di accogliere gli studenti sospesi dall’attività didattica attraverso un percorso di inclusione sociale e di promozione delle attività del volontariato. Sono beneficiari diretti del progetto gli studenti nella fascia 14/18 anni sospesi dall’Istituto IPSSEOA che necessitano di percorsi di integrazione, socializzazione e di orientamento al volontariato; in media sono 15 gli studenti che annualmente sono segnalati e partecipano al percorso negli orari scolastici presso l’associazione; Beneficiari indiretti sono rappresentati dagli insegnanti e più in general dall’Istituito scolastico che, attraverso questa opportunità, possono stimolare gli studenti ad un percorso valoriale e di educazione civica che mira al cambiamento nel tempo dello studente, soprattutto per il suo successo formativo e scolastico; Altri beneficiari indiretti sono rappresentati dalle famiglie degli studenti, le quali, molto spesso impegnati a lavoro nelle ore scolastiche, possono contare nella presenza di un supporto ai propri figli evitando che possano utilizzare quel tempo della sospensione per comportamenti devianti o comunque infruttuosi.
Serve sostegno per dare una figura di riferimento tutti i giorni
Il punto di forma del progetto è rappresentato dalla strutturazione delle Pubbliche Assistenze che, quasi sempre, sono attive 24 ore su 24 ed in grado di poter ospitare gli studenti anche con spazi idonei e molteplici attività associative; il punto di debolezza può essere rappresentato dalla necessità di avere di mattina e nei giorni feriali volontari, con una vocazione più sociale, che possano seguire gli studenti ed impegnarli in attività sia formative, informative e pratiche. Non vediamo, invece, difficoltà di relazione con le scuole soprattutto alla luce delle dichiarazioni del Ministro sul ruolo del Terzo Settore a supporto delle istituzioni scolastiche. Il progetto è stato gestito in economia con le risorse interne della Pubblica Assistenza; in presenza di un sostegno economico sarebbe molto utile impiegare queste risorse per inserire nel gruppo di lavoro, oltre ai volontari, anche un educatore e uno psicologo al fine di dare un supporto ancora più qualificato all’azione.