ROMA – Si è tenuto nelle scorse settimane il primo corso sulle “Tecniche di movimentazione e stabilizzazione del paziente traumatizzato” presso la Scuola di Sanità e Veterinaria Militare, in collaborazione con NAEMT Italia e con le aziende specializzate nella produzione di presidi per il soccorso avanzato. All’evento – accreditato tra i percorsi di Educazione Continua in Medicina (ECM) – hanno partecipato più di 30 professionisti sanitari, tra militari e civili.
Il corso si è tenuto completamente in presenza, nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di contrasto e contenimento del diffondersi del COVID-19. Le lezioni frontali si sono svolte all’interno del suggestivo auditorium, mentre le differenti attività di simulazione pratica sono avvenute nelle aree addestrative della Scuola SANIVET. Tra queste ultime, i frequentatori hanno avuto la possibilità di simulare l’estricazione di un ferito da mezzi civili e militari (VTLM Lince), la movimentazione del traumatizzato su presidi per l’immobilizzazione ed il trasporto, la gestione delle fratture degli arti e del bacino.
30 professionisti hanno partecipato all’evento che ha visto il rilancio dell’aggiornamento scientifico integrato con la sanità civile
Si è trattato di un importante momento di aggiornamento scientifico e di integrazione con la sanità civile. Alice Carletti di Ferno Italia, al termine dell’evento, ha dichiarato “Mettere a disposizione dell’Esercito le nostre competenze e i nostri materiali ci riempie d’orgoglio. Pensare inoltre che i dispositivi usati per l’occasione sono stati pensati e prodotti nel nostro Paese, rende l’idea di quanto sia davvero avanzata la sanità militare italiana nel contesto internazionale”.
Il Comandante della Scuola SANIVET, Colonnello Michele Tirico, ha voluto sottolineare come questo evento, specchio di integrazione e sinergia della sanità militare con la sanità civile e l’industria, sia un chiaro segno di ripartenza per la pianificazione e la conduzione di attività formative sempre più complesse nell’immediato futuro.
Spostare un soldato ferito è di fondamentale importanza nei teatri operativi. E farlo in sicurezza è una delle sfide maggiori. Lo scenario tattico infatti è estremamente complesso, servono tecniche e materiali particolarmente performanti a garanzia della salute e dell’integrità dei militari. La Scuola SANIVET si è sempre dedicata all’approfondimento delle tecniche di movimentazione e stabilizzazione del paziente traumatizzato. Ecco perché – insieme alle industrie di settore e alla NAEMT Italia – ha realizzato il corso residenziale sulle linee guida del Pre-Hospital Trauma Life Support (PHTLS), trasversalmente riconosciute sia in ambito civile che militare.
La sanità militare fra le eccellenze italiane nel contesto internazionale
Il corso ha permesso a 30 militari di aggiornarsi sulle tecniche di movimentazione cautelativa che possono ridurre i rischi legati allo spostamento di un paziente traumatizzato, limitando potenziali ulteriori danni. Inoltre, sono stati testati nuovi metodi per il salvataggio dei soldati feriti a bordo dei veicoli blindati, con particolari tecniche ideate appositamente per i mezzi dell’Esercito. L’attività formativa svolta a favore dei frequentatori del corso – certificata e accreditata a livello nazionale – ha permesso di sviluppare conoscenze e competenze che saranno utili per le attività di supporto sanitario, sia sul territorio nazionale che in ambito di operazioni internazionali. “Siamo davvero emozionati per questa collaborazione – hanno spiegato i trainer dell’evento – perché poter mettere a disposizione dell’Esercito le nostre competenze e i nostri materiali ci riempie d’orgoglio. Pensare inoltre che i dispositivi usati siano stati pensati e prodotti esclusivamente nel nostro Paese, rende l’idea di quanto sia davvero avanzata la sanità militare italiana nel contesto internazionale”.