Il Blue Monday è l’occasione per accendere un faro sui problemi di stress e depressione che colpiscono ogni anno migliaia di sanitari. Ma perché è il caso di accendere un lampeggiante sul rischio di stress nel 118 e in Pronto Soccorso? I dati non sono confortanti, ma si può fare affidamento sempre su alcuni spunti utili.

La storia del Blue Monday è da tempo l’occasione per discutere di felicità nel mondo del lavoro, a partire dal settore dell’emergenza-urgenza. Sono tanti i professionisti che stanno “mollando” il posto fisso e la realizzazione personale è uno dei temi più importanti. Gli ultimi casi (anche importanti, come la denuncia del medico Riccardo Ristori) vedono una concentrazione sempre più alta sul tema PTSD e sicurezza: ne è prova il lavoro fatto da SIMEU e Federsanità rispetto al premio “Curare la violenza”.

Aggressioni in crescita significano stress e fuga dall’emergenza

Grazie alla storia del blue Monday possiamo però parlare ancora del tema del supporto psicologico ai soccorritori. Ci sono diverse iniziative in corso nel mondo, ed è necessario ricordare, almeno una volta all’anno, che il burnout nella classe medica e infermieristica è estremamente elevato. Negli Stati Uniti il PTSD, l’esito patologico di un processo di stress, colpisce almeno il 50% dei medici. In Italia abbiamo solo dati legati alle aggressioni: il centro studi di Croce Rossa ha registrato 71 aggressioni agli equipaggi in ambulanza, il 61% in più rispetto al 2021. Il gruppo di sanitari “Nessuno tocchi Ippocrate” invece nella sola città di Napoli ha registrato 68 aggressioni negli ospedali del territorio partenopeo. Senza arrivare alla scena peggiore di questo 2022 – l’omicidio del medico Giorgio Falcetto, colpito con una accetta dal killer rozzanese Benedetto Bifronte. I rischi a cui va incontro il sanitario sono estremamente gravi e non possono lasciare indifferenti.

Un webinar e un film per capire come gestire stress e psicologia

Ma come si individuano gli eccessi di stress, e i rischi psicologici nella figura del soccorritore? Quali sono i momenti in cui è necessario parlarne, sfogarsi, dare spazio alle emozioni? Esistono delle strategie adeguati. E la squadra di soccorso è una rete di sicurezza sempre straordinaria e attiva. Attorno ai soccorritori ci sono professionisti che possono indicare come migliorare le soft skills necessarie per gestire le emozioni del prossimo, le proprie, e i grandi momenti di stress. Grazie alla collaborazione della dottoressa Meri Madeo (Coordinatrice del Nucleo Psicologico di Emergenza NPE) e della dottoressa Silvia Roero (anestesista-rianimatore della base di elisoccorso di Aosta), Rescue Press ha girato un webinar dedicato all’approccio psicologico del soccorritore 118 all’emergenza. Questo breve corso è a disposizione nella sezione Premium del nostro portale, per aiutare gli equipaggi a gestire meglio situazioni complesse e oltremodo stressanti. Al termine del confronto diretto con i professionisti, in più, è possibile approfondire il tema guardando il film “SUL FILO” del registra Joseph Peaquin. Uno dei migliori documentari realizzati sul 118 e sulle emozioni che può scatenare nel soccorritore. Una indagine intima e delicata sul ruolo di chi affronta tutti i giorni la morte e il dolore dei pazienti. Condividendo le esperienze nel supporto psicologico ai professionisti dell’emergenza-urgenza, questo webinar vi propone alcune delle buone pratiche che possono aiutare gli equipaggi a gestire meglio situazioni complesse e oltremodo stressanti.

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